mercati prezzi energia di gennaio 2023

#Energia di gennaio 2023: prezzi e mercato

Cos’è successo nel mondo dell’energia nel gennaio 2023? Come vanno i prezzi di luce e gas, e cosa possiamo aspettarci nella prossima bolletta? Ecco per te la nostra selezione di notizie ragionate sui mercati energetici, sulla sostenibilità e sulle novità che riguardano i consumatori: questo mese, con un focus speciale sulle misure prese dal Governo italiano in Legge di Bilancio per sostenere i cittadini. 

Come sempre, siamo qui per aiutare tutti i consumatori, e soprattutto chi ci ha scelto come fornitori di luce e gas: cominciamo! 

I fatti del mese

  • Il Governo ha definito una serie di azioni per sostenere i consumatori: nella Legge di Bilancio 2023 è stato lanciato un pacchetto di aiuti di 21 miliardi contro il caro energia.
    • In particolare, ha rifinanziato il credito d’imposta per le imprese: al 35% per piccole imprese ed esercizi commerciali, e al 45% per imprese energivore. I benefici per le famiglie sono stati concentrati su chi ha un reddito più basso: è stato prorogato il bonus bollette ed è stato esteso ai redditi fino a 15.000€. Inoltre, il taglio dell’ IVA già applicato per gas e luce è arrivato anche per il teleriscaldamento e l’acquisto del pellet, rispettivamente al 5% e al 10%. 
    • Per il primo trimestre 2023, è inoltre prorogato l’azzeramento degli oneri generali di sistema per tutti i consumatori fino a 16,5 kW di potenza impegnata. Si tratta di un piccolo “sconto” che è automaticamente conteggiato in bolletta. 
  • È arrivato il freddo: la seconda metà del mese di gennaio, infatti, ha visto un peggioramento delle condizioni atmosferiche. In Italia ce ne siamo accorti tutti, e ancor più se ne sono accorti in Germania: la principale economia del continente, proprio per questo motivo, ha dovuto “alzare il riscaldamento” e ha mancato i suoi obiettivi di risparmio di gas. Appena la notizia è stata diffusa, i mercati hanno bloccato la discesa dei prezzi che stava dando respiro ai cittadini europei.  
  • C’è un nuovo mercato per il gas, oltre il TTF: avevamo anticipato che la decisione di implementare il Price Cap europeo avrebbe potuto avere effetti imprevedibili: e in effetti ecco che a fine gennaio 2023 una delle società leader nel mercato del gas naturale, Intercontinental Exchange Inc. (conosciuto come ICE) ha fatto un annuncio importante. Stabilirà un mercato parallelo a Londra, quindi fuori dall’Unione Europea, per dare agli operatori la possibilità di comprare e vendere il gas senza essere costretti a rispettare le norme sul Price Cap. Solo il tempo potrà dire se il tentativo avrà successo, e quali saranno gli effetti sui prezzi e sui consumatori.  

Prezzi e novità del mercato Luce e Gas 

  • SulMercato Unico Nazionale, iprezzi dell’energia elettricadi gennaio sono scesi in modo importante. Come spesso accade, il “responsabile” è il prezzo del gas: quest’ultimo è diminuito del 43%, e si attesterà a circa 67,5€ al MWh. Ecco perché sull’energia elettrica si è passati da un prezzo PUN di dicembre a 0,294 €/kWh a uno di circa 0,174€/kWh su gennaio: anche qui una diminuzione di oltre il 40%. Attenzione: questo calo riguarda solo chi ha un’offerta a prezzo variabile sul mercato libero
  • Per chi è sul mercato dell’energia elettrica cosiddetto “di maggior tutela”, al momento invece non cambia nulla. Infatti, questi prezzi sono definiti dall’Autorità, che li modifica solo ogni tre mesi. Attualmente questo prezzo è fermo a 0,41581€/kWh (tariffa monoraria) e il prossimo aggiornamento è atteso per fine marzo. Solo per il gas, ARERA ha istituito una modalità di aggiornamento dei prezzi mensile, che quindi cambierà al ribasso nei prossimi giorni. 
  • Cosa succederà nel prossimo mese? Come sempre ci sono delle incognite, per gli stessi motivi del mese scorso: il mercato sconta una grande incertezza riguardo il livello della domanda europea e mondiale di gas, a livello domestico e industriale. La domanda per le utenze domestiche è in aumento, per via delle temperature più rigide: già durante questo mese i maggiori Paesi dell’Europa centrale hanno mancato gli obiettivi di risparmio energetico. La domanda industriale, che segue dei cicli produttivi mondiali, è invece ancora piuttosto bassa: questo elemento sta portando a prezzi più convenienti. 

Addio 2022! Benvenuta nuova energia! 

Il 2022 è stato un anno molto pesante dal punto di vista dei prezzi energetici, e ce ne siamo accorti tutti. Gli elementi che hanno causato il rialzo sono chiari: 

  • La ripartenza post-Covid dei paesi industrializzati e della Cina,  
  • Le tensioni in Ucraina poi sfociate nella terribile guerra che continua ancora oggi, 
  • La corsa al riempimento degli stoccaggi di gas in estate, 
  • Le incertezze dell’autunno, con la rottura del gasdotto North Stream (a fine settembre 2022) e l’impegno europeo ad attuare il massimo risparmio energetico possibile. 

Quali sono stati i motivi di tutti questi rivolgimenti? Di chi è stata la responsabilità, e soprattutto quali sono le strade per evitare che tutto questo accada di nuovo? 

Su questi temi il dibattito infuria fra gli analisti e non ci sono risposte condivise

Quello che sappiamo per certo è che una transizione ecologica equa e centrata sui bisogni delle popolazioni, basata su un concetto di sostenibilità che tenga conto del lavoro, dell’economia, ma anche dell’ambiente e della salute delle persone, non può essere più rinviata

Speriamo che tutti i nostri clienti siano orgogliosi, sapendo che con le loro scelte stanno preparando un futuro con energia più pulita e con prezzi più stabili

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