È da poco stato reso pubblico il documento del Ministero dello Sviluppo Economico sulla Strategia Energetica Nazionale(SEN). Dopo la consegna in Parlamento e i vari incontri con gli stakeholder, la SEN raggiunge dunque il grande pubblico e per un mese il sito del MISE raccoglierà commenti, segnalazioni e proposte per la predisposizione del documento finale. “Aumentare la competitività del Paese allineando i prezzi energetici a quelli europei, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e della fornitura, decarbonizzare il sistema energetico in linea con gli obiettivi di lungo termine dell’Accordo di Parigi, che vanno confermati come irreversibili: sono questi i temi chiave che hanno guidato l’elaborazione di questa proposta di nuova strategia energetica nazionale”, queste le prime righe con cui esordisce il documento i cui contenuti generali erano già noti in linea di massima. La strategia energetica nazionale punterà, infatti, soprattutto su gas e rinnovabili, esattamente in quest’ordine, mettendo la competitività come primo obiettivo 2030 con nuove facilitazioni per gli energivori e strumenti di riduzione dei differenziali di costo e prezzo dell’energia. Il progetto di fondo è superare l’era del carbone, trasformando il nostro paese in hub energetico per la trasmissione e diversificazione del gas nel bacino mediterraneo.
Sul lungo termine si studiano strumenti per favorire la compravendita dell’energia verde come i Power Purchase Agreement (PPA) e contratti per l’attribuzione di un contributo in equity sull’investimento.
Un capitolo della SEN, infine, è dedicato al revamping eolico, ossia agli interventi di ammodernamento per le vecchie wind farm: per abilitare il repowering si è presa in considerazione l’ipotesi di un contributo pubblico sul costo dell’investimento.
