“Senza un rapido taglio dei gas CO2 e degli altri responsabili dell'effetto serra, i cambiamenti climatici avranno impatti sempre più distruttivi e irreversibili sulla vita sulla terra. La finestra di opportunità per agire è quasi chiusa.”
Petteri Taalas, Responsabile Agenzia ONU
La World Metereological Organization (WMO) ha lanciato l’allarme: nessuna inversione di tendenza. Le concentrazioni medie di anidride carbonica a livello globale hanno raggiunto 405,5 parti per milione e non accennano a decrescere. In aumento anche le concentrazioni di metano, protossido di azoto e CFC-11, il gas più dannoso per l’ozono, proibito nel 1987 da Il Protocollo di Montreal e tornato ad essere “misteriosamente” presente nell’atmosfera.
L’Onu torna ad evocare misure urgenti:
- Taglio delle emissioni del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030;
- Passaggio alle energie rinnovabili;
- Rimozione CO2 nel 2050;Riforestazione;
- Mobilità elettrica;
- Efficienza energetica;
- Riciclo dei rifiuti;
- Riduzione del consumo di carne.
“La tendenza è inquietante - ha aggiunto il professor Pavel Kabat, direttore del dipartimento di ricerche del WMO - e nulla indica che vi sia un'inversione. Il riscaldamento è il fattore determinante dei cambiamenti climatici, dell'innalzamento del livello del mare, dell'acidificazione degli oceani e dell'aumento del numero e dell'intensità dei fenomeni metereologici estremi".
Alle dichiarazioni del WMO si aggiunge in questi giorni l’appello di 16 stati europei che firmano un documento nel quale si dice: “Quello che è stato fatto fino ad ora non è sufficiente, bisogna fare di più e l’azione deve essere rapida, decisiva e congiunta”.
Un appello alla comunità internazionale per lasciare ai nostri figli un futuro vivibile e la necessità di prendere tutti noi un impegno per combattere i cambiamenti climatici.
Scegliere un fornitore di energia rispettoso dell’ambiente è un atto di sensibilità e responsabilità.