La Fao ha reso pubblico il “Global Forest Resources Assessment” (FRA), il report più completo mai stilato sulle risorse forestali mondiali, con informazioni dettagliate che riguardano il loro stato di salute e la loro gestione.

Lo studio ha esaminato le foreste di 236 paesi del mondo e ha raccolto dati, nel periodo che va dal 1990 al 2020, relativi a circa 60 parametri di riferimento allo scopo di definire approcci sostenibili di tutela della biodiversità.

 

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Un’analisi accuratissima a cui tutti possono accedere nella speranza che lo studio contribuisca a una presa di coscienza collettiva dell’importanza che il patrimonio forestale ha per la vita sul pianeta.



Cosa emerge dal Report 2020 sul patrimonio forestale mondiale?

  • La superficie forestale del nostro pianeta copre 4, 06 miliardi di ettari, una superficie che corrisponde a circa il 30% delle terre emerse: il grafico che segue mostra i 10 paesi con le aree forestali più estese.

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Fonte FRA FAO

 

  • Più della metà delle foreste del mondo si concentra in 5 paesi, la Confederazione Russa, il Brasile, il Canada, gli Stati Uniti d’America, la Cina; il restante 66% si trova in 10 paesi.
  • Dal 1990, si stima che siano andati persi a causa della deforestazione e conversione del suolo ad altri usi ben 420 milioni di ettari di foresta: una perdita che ha riguardato soprattutto il continente africano e l’America Meridionale. Circa 3,9 milioni di ettari in Africa e circa 2,6 milioni di ettari nel Sud America nel periodo che va dal 2010 al 2020.
  • La deforestazione e il degrado delle foreste è un fenomeno allarmante che sta contribuendo in modo decisivo alla perdita di biodiversità e quando si parla di biodiversità si parla di alberi e di tutte le altre specie vegetali e animali che vivono nella foresta: piante da fiore, funghi, piccoli mammiferi, vertebrati, invertebrati, insetti, pipistrelli e uccelli.
  • La foresta rappresenta una importante fonte di approvvigionamento per tutte quelle piccole comunità che vivono nei territori limitrofi e contano sulla biodiversità come sostentamento.
  • La creazione di aree protette è stato uno strumento utile per la tutela della biodiversità ma queste aree non sono più sufficienti e sono sempre più vulnerabili, anche a causa del cambiamento climatico e del riscaldamento globale. Ciò significa che è necessario andare oltre e pensare a interventi di governance che permettano di conservare la biodiversità di aree più grandi.
  • Il primo grande passo da compiere è ripensare il modo in cui produciamo e consumiamo cibo. La crescita esponenziale della domanda di cibo comporta la conversione delle foreste in suolo agricolo e provoca la perdita di tutta la biodiversità delle foreste.
  • Ripristinare le foreste dove sono state soppiantate dalla deforestazione e dall’agricoltura intensiva significa ripristinare gli habitat e gli ecosistemi perduti, contrastare il cambiamento climatico, creare posti di lavoro e fonte di reddito.

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