Nel 2030 il 27% dei consumi energetici nazionali potrà essere soddisfatto con energia prodotta da fonti rinnovabili: questo l’obiettivo che si è data la nuova Strategia energetica nazionale, illustrata dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera.
“I target del 2020 sono già stati raggiunti”, ha spiegato, presentando gli interventi proposti. In particolare, nelfotovoltaico per i grandi impianti centralizzati, si pensa all’introduzione dal 2020 di contratti a lungo termine, da attribuire mediante meccanismi di gara competitiva. Per i piccoli impianti si punta invece alla promozione dell’autoconsumo.
Nell’eolico– si legge nella Sen – l’obiettivo è la promozione di nuovi impianti e il repowering degli impianti esistenti tramite la semplificazione dell’iter autorizzativo con procedure ad hoc e tenendo conto dell’impatto paesaggistico.
Infine, l’uscita totale dal carbone “costerà attorno ai tre miliardi rispetto allo scenario base”, mentre nello stesso tempo “si dovrà affrontare il tema delle tempistiche autorizzative per le nuove centrali e le nuove infrastrutture energetiche”.
