Da qualche giorno, precisamente dal 3 luglio scorso, è diventata operativa la nuova struttura del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), vale a dire la divisione Sviluppo sostenibile. L’evoluzione dell’azienda guidata da Francesco Sperandini, si legge in una nota diffusa alla stampa: “Vede oggi al centro della sua mission lo sviluppo sostenibile e si esplicita attraverso una riorganizzazione aziendale consistente anche nella valorizzazione di persone interne e esterne all’azienda. La divisione Sviluppo sostenibile, affidata a Luca Barberis, già direttore della direzione Contratti, si articola in due direzioni: Sviluppo, e Governance. Insieme alla divisione Corporate affairs e alla divisione Incentivi, prenderà a cuore la missione del GSE”.
Per chi non lo sapesse il GSE (la cui origine è datata al 1999 quando nacque come Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale con il Decreto Bersani) è una società per azioni italiana, (interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) alla quale sono attribuiti numerosi incarichi di natura pubblicistica nel settore energetico, che svolge i propri compiti in conformità con gli indirizzi strategici e operativi definiti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Essa ricopre un ruolo centrale nell’incentivazione e nello sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro Paese e ha come principale attività la promozione, anche attraverso l’erogazione di incentivi economici, dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Il GSE è, inoltre, responsabile dell’attuazione dei meccanismi di promozione dell’efficienza energetica e svolge attività di informazione per promuovere la cultura dell’uso dell’energia compatibile e sostenibile con le esigenze dell’ambiente.