Nel 2017 per la prima volta le energie rinnovabili (solare, eolico e biomasse) hanno erogato più elettricità nei Paesi dell’Unione Europea rispetto che carbon fossile e lignite. Questo è l’importante risultato che emerge dallo studio sullo stato della transizione energetica europea realizzato da Agora Energiewende e Sandbag.
La generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili è cresciuta lo scorso anno, in particolare, del 12%. Passi da gigante quindi per le energie rinnovabili rispetto al carbone in Europa: basti pensare che solo cinque anni fa la produzione di energia da carbon fossile e lignite era il doppio rispetto a quella eolica, solare e biomasse.
Segnali decisamente positivi quindi in Unione Europea per le energie rinnovabili, ma non si può dire lo stesso per ciò che sta accadendo dall’altra parte dell’oceano: negli Stati Uniti l’amministrazione Trump starebbe per chiedere al Congresso americano, secondo quanto riportato dal Washington Post, di ridurre di oltre due terzi il budget dell’ufficio del Dipartimento dell’Energia che si occupa di efficienza e fonti rinnovabili.
Un taglio del 72% dei fondi per le energie rinnovabili, pari a circa 2,1 miliardi di dollari all’anno. “Molti tagli saranno probabilmente ripristinati dal Congresso, ma il bilancio del presidente Trump segnerà un punto di partenza per i negoziati e offrirà una dichiarazione di intenti e priorità politiche”, ha puntualizzato il quotidiano statunitense.