Dal 21 al 23 novembre 2018 si è tenuto a Roma il Forum Europeo per la riduzione del rischio di disastri.
Un evento internazionale organizzato dalla Presidenza della Protezione Civile in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio.
Le istituzioni e i grandi della terra si sono riuniti per elaborare un piano di sensibilizzazione e di azione contro il riscaldamento globale e il rischio di disastri ambientali.
Lo scenario europeo
Nel 2017 il costo economico dell’impatto dei disastri ha raggiunto la cifra di 306 miliardi di dollari. Il 66% in più rispetto all’anno precedente.
In Europa cresce l’esposizione ai rischi naturali e antropici, nel sud del continente aumentano le ondate di calore, nel nord sono sempre più frequenti gli eventi alluvionali.
Secondo i dati dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, in Europa, oltre il 90% degli eventi calamitosi, è da correlare al clima e al riscaldamento globale.
La dichiarazione di Roma
Il Forum ha ospitato sessioni di confronto ed approfondimento che convergono sull’urgenza di affrontare il problema globale del rischio e del clima, mettendo insieme competenze ed azioni che al momento operano ancora in modo individuale e separato.
In modo coerente con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e con gli Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici, è stato stilato un documento che fissa un elenco di priorità:
- Prendere coscienza ed esprimere l’emergenza relativa alla frequenza e all’intensità crescente degli eventi climatici estremi e all’impatto che hanno sulle vite umane e sui mezzi di sussistenza;
- Riconoscere i danni ambientali ed economici che gli eventi climatici estremi causano alla sfida della sostenibilità, alla crescita e al benessere delle persone;
- Il clima e i rischi di disastro sono due facce della stessa medaglia e richiedono un approccio integrato con azioni di sensibilizzazione e azioni concrete di riduzione del rischio.
- Sviluppare strumenti ecologici, economici e socio-politici adeguati per la gestione dell’ambiente.
Ciascuno di noi può contribuire a difendere la natura e a proteggere l’uomo dalle conseguenze dell’inquinamento e del riscaldamento globale, attraverso piccole azioni quotidiane.