Lo scorso 4 novembre (ad appena 30 giorni dalla ratifica dell’Ue che ha consentito di superare la soglia minima necessaria perché avesse effetto) è entrato ufficialmente in vigore l’Accordo di Parigi.

Ad accogliere l’evento, di portata globale, reazioni più che positive, a cominciare da quella di, Maroš Šefcovic, Vicepresidente responsabile per l’Unione dell’energia, che ha dichiarato: “L’entrata in vigore dell’accordo di Parigi, a meno di un anno dalla sua adozione, dimostra che il mondo intero prova un senso di urgenza quando si tratta di combattere i cambiamenti climatici. L’inattività non è un’opzione e la nostra linea d’azione non consiste nel rallentare. Siamo pronti a cavalcare l’onda e ad accelerare le iniziative per la transizione a un’energia pulita sia nell’Ue che a livello mondiale. Siamo pronti ad agire a tutti i livelli, compreso il livello locale, affinché i nostri cittadini possano beneficiare di questa transizione.”

“L’entrata in vigore dell’accordo di Parigi – ha commentato Gianluca Galletti, ministro dell’Ambiente del Governo Renzi –  è un passo di portata storica per il Pianeta. Tutti gli Stati, dalle grandi potenze alla più piccola delle isole, hanno scelto di percorrere insieme la strada dello sviluppo sostenibile: e lo hanno fatto mettendo nero su bianco impegni precisi ai quali nessuno potrà sottrarsi, lavorando semmai per renderli ancor più ambiziosi”.