Quali sono le differenze tra subentro e voltura?
In questo articolo, spiegheremo brevemente, a partire dalla definizione di entrambe, quale delle due procedure avviare a seconda dei casi ed illustreremo la tempistica e le spese di pratica.
- Definizione di subentro e voltura
- Quali sono le differenze?
- Tempistica della pratica di subentro e voltura
- Costi di procedura
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Definizione di subentro e voltura
Una delle perplessità più frequenti che registriamo nel contatto quotidiano con i nostri clienti riguarda proprio il subentro e la voltura, due pratiche spesso confuse che richiedono condizioni, obblighi ed attese diverse.
Se avete cambiato casa, sede o ufficio e dovete attivare un nuovo contratto di fornitura di energia, innanzitutto, verificate che il contatore sia attivo.
Il subentro è la pratica da avviare quando il contatore è staccato perché chi vi ha preceduti ha fatto richiesta di interruzione della fornitura di energia.
La voltura è la prestazione da richiedere quando il contatore e la fornitura risultano essere ancora attivi.
Quali sono le differenze?
Il subentro comporta la riattivazione di un contatore precedentemente disattivato da un altro utente.
La voltura consiste semplicemente nell’operazione di variazione del nominativo intestatario del contratto e non prevede interruzioni nell’erogazione del servizio.
Tempistica della pratica di subentro e voltura
Le tempistiche standard, salvo casi particolarmente complessi, sono piuttosto rapide e prevedono una lavorazione di entrambe le pratiche entro 2 giorni lavorativi. Una volta inoltrata la richiesta al distributore, lo stesso provvederà a chiudere la pratica di subentro entro 5 giorni e quella di voltura entro 2 giorni.
Costi di procedura
SUBENTRO | oneri distributore | oneri amministrativi |
luce | 25,88€ | 23,00€ |
gas | 30,00€ | 23,00€ |
VOLTURA | ||
luce | 25,88€ | 23,00€ |
Gas | 35,00€ | 23,00€ |
Le spese di pratica verranno addebitate sulla prima bolletta utile.